da Affariitaliani.it
Quanto ha pagato Della Valle e il costo della democrazia
Lunedì, 3 ottobre 2011 - 16:00:20
di Benedetta Cosmi
“Anche una parte del mondo economico del Paese (intendo quella che non vive di mercato e di concorrenza) ha le sue gravi responsabilità della condizione in cui ci troviamo ora: per troppo tempo ha infatti avuto rapporti con tutta la politica (in base alle opportunità e alle loro convenienze del momento) sostenendola in tanti modi, senza mai richiamarli al senso del dovere e nell’interesse dell’Italia”. Parola dell'imprenditore marchigano Della Valle.
E dire certe cose, è costoso. Per l'esattezza 240 mila euro per comprare una pagina sulle 4 testate, come ha fatto per il suo sfogo Della Valle.
In un incontro pubblico presso il Museo Diocesano a Milano, durante la lettura dei quotidiani, una bellissima iniziativa a puntate, che ha visto questa domenica la lettura da parte del direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli, nello spazio per le domande, abbiamo scoperto quanto sia inaccessibile per una persona normale dare il suo grido di allarme al Paese, al pari di come ha fatto in due minuti l'azionista del Corriere, proprietario di più aziende, tra cui quella che produce le famose scarpe Tod's.
Il Segretario Generale della Cisl di Milano, Danilo Galvagni, ha rivolto al Direttore Ferruccio De Bortoli, questa domanda, articolata intorno al principio di democrazia: "Quanto ha speso l'imprenditore per comprare le quattro pagine su Corriere, Repubblica, Sole 24 ore, Gazzetta dello Sport? Io che non sono Della Valle potrei fare la stessa cosa?". De Bortoli ha risposto, "Non so se gli hanno fatto lo sconto in quanto Della Valle è un azionista del mio giornale, una pagina costa tra i 50 e i 60 mila euro".
No comment. Anzi un commento sì: L'Italia non è messa così male allora, se i suoi imprenditori hanno tanti soldi. Ma la fattura speriamo non sia stata fatta come fosse una pubblicità di una sua azienda per scaricare iva, ecc. Ma no forse uno scivolone così non lo avrà fatto. Ma noi non lo sappiamo, invitiamo alla verifica.
E ai prossimi possedenti diamo il consiglio di metterli a disposizione della società civile quella che oggi sa esattamente cosa è la crisi, e cosa significa stringere la cinghia. Con 50, 60 mila euro quante cose ci farebbe un cittadino, la sua famiglia, e la sua vogli di innovare? Tante? bè allora pensate bene moltiplicate queste x quattro volte, le 4 uscite sui quotidiani). E' vero ha fatto discutere. Ma se l'Italia sta iniziando a temere il peggio è perchè qui tutti parlano e nessuno punta sul sitema Paese per farlo crescere sereno e grintoso.
Si apra un conto bancario, "Per l'Italia" sì in cui tutti i volenterosi, imprenditori, ex alti diringenti di istituti bancari, con i loro buoni uscita, ex Presidenti di confindustria (che magari adesso stanno per lasciare definitivamnete Confindustria per fare Suv più liberamente, e chissà dove) possano dare sfogo alla loro generosità, compreso il presiente del Consiglio che a quel punto vede le tante famiglie italiane in decadenza e devolve lì le sue somme. Anzi anche il nuovo ricchissimo nell'era in cui tutti si impoveriscono, De Benedetti che sta incassando i soldi per la causa con Berlusconi e Mondadori.