giovedì 20 ottobre 2011

Tv, l'ultima spiaggia


Tv, l'ultima spiaggia

Calo di ascolti, crisi di idee, programmi interrotti: il video vive la sua stagione peggiore


dal sito LaStampa.it

mercoledì 12 ottobre 2011

Tv a rischio fusione,..... Sony richiama 1,6 milioni di apparecchi in tutto il mondo


da corriere.it

Tv a rischio fusione, Sony richiama 1,6 milioni di apparecchi in tutto il mondo

Alcuni modelli della serie Bravia X hanno
presentato dei problemi, ma solo in Giappone

MILANO - È la prima grande campagna di richiamo dopo quella delle automobili. E anche questa parte dal Giappone. Sony ha annunciato che richiamerà circa 1,6 milioni di televisori Lcd in tutto il mondo a causa di un difetto che può causare surriscaldamento, fumo e la fusione di alcune parti. La compagnia ha ricevuto 11 segnalazioni di casi simili in Giappone, anche se nessuno di questi ha portato a danni se non al televisore.
I MODELLI - I modelli soggetti al richiamo in Giappone sono i Bravia KDL-40X5000, KDL-40X5050, KDL-40W5000, KDL-40V5000 e KDL-40V3000. La componente difettosa, un inverter trasformatore usato per la retroilluminazione Lcd, viene utilizzata anche in modelli venduti fuori dal Giappone. La compagnia non ha però ricevuto segnalazioni di problemi simili all'estero. Sony ha annunciato che emetterà avvisi di richiamo per i clienti in ogni Paese colpito.

litigi fr abambini .... o dirigenti?


Liofredi non torna a Rai2

Mercoledì, 12 ottobre 2011 - 09:20:44
Massimo Liofredi
Massimo Liofredi non torna alla direzione di Rai2. Lo ha deciso il giudice del lavoro del Tribunale di Roma, terza sezione, che ha respinto il ricorso del dirigente contro la Rai per il suo spostamento dalla direzione di Rai2 alla direzione di Rai Ragazzi deciso dal Cda di viale Mazzini lo scorso 28 luglio. Il Tribunale era stato chiamato a deliberare d'urgenza (ex art. 700) sul ricorso presentato da Liofredi attraverso i suoi legali il successivo 3 agosto, lamentando un demansionamento. Il Tribunale ha ritenuto infondata - dice un comunicato Rai - la domanda di Liofredi di essere adibito nuovamente alle mansioni di direttore della seconda rete.

mercoledì 5 ottobre 2011

i Simpson rischiano la chiusura (in Italia almeno...)


Da corriere.it

Tagli agli stipendi dei doppiatori,
i Simpson rischiano la chiusura

L'emittente Fox vuole ridurre i compensi del 45%
Ma le storiche «voci» di Homer & Co. non ci stanno

Una scena dei Simpson
Una scena dei Simpson
MILANO - È giallo, e stavolta non stiamo parlando solo del colore di Homer, Marge, Bart, Lisa e Maggie: dopo 23 anni di successi e onorata carriera la fine dei Simpson sembra vicina. Homer potrebbe appendere la ciambella al chiodo già in primavera. Il nodo (ancora una volta) è nel contenzioso con i doppiatori a cui la Fox vorrebbe tagliare i compensi. Oltre ad essere la più longeva della storia della tv, la sitcom animata è anche tra le più costose. Nonostante tutto, la parola fine non è ancora scritta.
TRATTATIVE IN STALLO - La ventitreesima stagione dei Simpson è partita negli Usa a fine settembre. Non senza qualche mal di pancia. Gli ascolti sono ancora buoni ma calati del 19% rispetto a cinque anni fa, quando lo show registrava ancora una media di 8,7 milioni di telespettatori a puntata. Ma sono comunque i (sei) doppiatori principali che danno voce agli abitanti di Springfield - e non l’apparente stanchezza del pubblico o la mancanza di idee degli sceneggiatori - a gettare ombre sul cartone cult, creato da Matt Groening e diffuso dalla Fox dal 1989. Come ha rivelato martedì il portale Daily Beast , al momento la negoziazione con la casa di produzione 20th Century Fox Television è in una fase di stallo. Per la prossima stagione la rete americana ha infatti offerto (in realtà, imposto) un taglio di circa il 45% agli stipendi delle voci di Homer & Co. Si tratta di una quota decisamente superiore alla riduzione massima del 30% che i doppiatori erano disposti ad accettare. Finora, Dan Castellaneta (Homer e Krusty il Clown); Julie Kavner (Marge), Nancy Cartwright (Bart); Yeardley Smith (Lisa); Hank Azaria (Boe) e Harry Shearer (Mr. Burns e Ned Flanders) hanno guadagnato tutti circa 8 milioni di dollari annui per 22 settimane di lavoro.
VECCHIE PUNTATE - «Riteniamo che questa serie brillante possa e debba continuare ma non potremo assicurare la produzione degli episodi futuri mantenendo lo stesso modello finanziario», ha indicato la Fox in un comunicato. La rete di Murdoch aggiunge: «Ci auguriamo di poter trovare un accordo con le voci, che consenta la produzione di nuovi episodi per tanti anni ancora». In ballo, in realtà, ci sono anche gli enormi ricavi generati dal merchandising: Castellaneta e i suoi colleghi vorrebbero una fetta della torta. Che la Fox non è disposta a dare. Anche perché, nel caso in cui non ci fossero nuovi episodi, la rete americana potrebbe continuare a trasmettere le oltre 500 vecchie puntate della serie. Inoltre, stando ad alcune indiscrezioni, i produttori avrebbero episodi a sufficienza per andare in onda regolarmente fino alla fine della stagione, a maggio 2012.
NEL PASSATO - Il braccio di ferro tra le voci e la Fox era già iniziato qualche anno fa. I dirigenti della rete televisiva hanno spesso minacciato di sostituire il cast di The Simpsons con attori dalla voce simile. Senza grandi risultati. Già nel 2004 i doppiatori entrarono in sciopero per una disputa sul rinnovo dei loro contratti. Alla fine, sono convinti molti osservatori, la partita si risolverà con una riduzione dei tagli da parte della Fox. E a fare la differenza, non sarà tanto il giallo dei Simpson, quanto il verde del dollaro.
Elmar Burchia
05 ottobre 2011 11:58

CALCIO: Spegni la tua Tivù...ma se proprio non vuoi spegnerla......

Per il Calcio, Spegni la tua Tivù...ma se proprio non vuoi spegnerla...... usa una carta estera..... che COSTA MENO!!!!

da Lastampa.it

La Corte Ue cancella l'esclusiva territoriale. Si potrà seguire
la serie A con schede estere

Inghilterra:
....Questo aveva fatto Karen Murphy. Sky le aveva chiesto di pagare per il suo pub non certo faraonico 700 sterline al mese, visto che l'abbonamento viene calcolato sulla metratura del locale. La signora, trovando l'offerta esosa, si era affidata a una scheda comprata in Grecia che le faceva spendere 800 sterline l'anno. Pazienza che il commento era nella lingua di Socrate, ma gli avventori del locale non se ne facevano un problema e la birra magari dava anche una mano, almeno a fine serata.....

martedì 4 ottobre 2011

...Spegni il "TUO" Giornale....



da Affariitaliani.it


Quanto ha pagato Della Valle e il costo della democrazia

Lunedì, 3 ottobre 2011 - 16:00:20
di Benedetta Cosmi

“Anche una parte del mondo economico del Paese (intendo quella che non vive di mercato e di concorrenza) ha le sue gravi responsabilità della condizione in cui ci troviamo ora: per troppo tempo ha infatti avuto rapporti con tutta la politica (in base alle opportunità e alle loro convenienze del momento) sostenendola in tanti modi, senza mai richiamarli al senso del dovere e nell’interesse dell’Italia”. Parola dell'imprenditore marchigano Della Valle.
E dire certe cose, è costoso. Per l'esattezza 240 mila euro per comprare una pagina sulle 4 testate, come ha fatto per il suo sfogo Della Valle.

In un incontro pubblico presso il Museo Diocesano a Milano, durante la lettura dei quotidiani, una bellissima iniziativa a puntate, che ha visto questa domenica la lettura da parte del direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli,
 nello spazio per le domande, abbiamo scoperto quanto sia inaccessibile per una persona normale dare il suo grido di allarme al Paese, al pari di come ha fatto in due minuti l'azionista del Corriere, proprietario di più aziende, tra cui quella che produce le famose scarpe Tod's.

Il Segretario Generale della Cisl di Milano, Danilo Galvagni, ha rivolto al Direttore Ferruccio De Bortoli, questa domanda, articolata intorno al principio di democrazia: "Quanto ha speso l'imprenditore per comprare le quattro pagine su Corriere, Repubblica, Sole 24 ore, Gazzetta dello Sport? Io che non sono Della Valle potrei fare la stessa cosa?". De Bortoli ha risposto, "Non so se gli hanno fatto lo sconto in quanto Della Valle è un azionista del mio giornale, una pagina costa tra i 50 e i 60 mila euro".
No comment. Anzi un commento sì: L'Italia non è messa così male allora, se i suoi imprenditori hanno tanti soldi. Ma la fattura speriamo non sia stata fatta come fosse una pubblicità di una sua azienda per scaricare iva, ecc. Ma no forse uno scivolone così non lo avrà fatto. Ma noi non lo sappiamo, invitiamo alla verifica.

E ai prossimi possedenti diamo il consiglio di metterli a disposizione della società civile quella che oggi sa esattamente cosa è la crisi, e cosa significa stringere la cinghia. Con 50, 60 mila euro quante cose ci farebbe un cittadino, la sua famiglia, e la sua vogli di innovare? Tante? bè allora pensate bene moltiplicate queste x quattro volte, le 4 uscite sui quotidiani). E' vero ha fatto discutere. Ma se l'Italia sta iniziando a temere il peggio è perchè qui tutti parlano e nessuno punta sul sitema Paese per farlo crescere sereno e grintoso.

Si apra un conto bancario, "Per l'Italia" sì in cui tutti i volenterosi, imprenditori, ex alti diringenti di istituti bancari, con i loro buoni uscita, ex Presidenti di confindustria (che magari adesso stanno per lasciare definitivamnete Confindustria per fare Suv più liberamente, e chissà dove) possano dare sfogo alla loro generosità, compreso il presiente del Consiglio che a quel punto vede le tante famiglie italiane in decadenza e devolve lì le sue somme. Anzi anche il nuovo ricchissimo nell'era in cui tutti si impoveriscono, De Benedetti che sta incassando i soldi per la causa con Berlusconi e Mondadori.